Storia Opeth

 

Genere: Death Metal / Progressive Metal

Provenienza: Svezia

Sito Ufficiale: www.opeth.com

 

Classificare con precisione gli Opeth dentro un preciso genere del Metal è quasi riduttivo. Comunque, includerli all'interno del Death Metal non è errato, anzi, è la scelta più corretta, perché le loro radici musicali sono quelle. Non bisogna però dimenticare che nella musica degli Opeth sono individuabili importanti sfumature Black e Gothic, anche se, nel comporre la loro musica, dimostrano un'evidente attitudine Progressive: canzoni lunghe ed elaboratissime (la "forma-canzone" è una rarissima eccezione, non la regola), gusto per il virtuosismo musicale e per la compresenza, nei loro brani, di atmosfere musicali eterogenee tra loro, con le relative emozioni contrastanti che esse suscitano nell'ascoltatore. Incredibilmente efficace è la fusione tra Metal cattivo e chitarre classiche, Growl e Clean Vocals, che costituisce la principale peculiarità di questo gruppo ben fuori dall'ordinario. Tuttavia anche definire la loro musica come "Melodic Death Metal" suona male. In definitiva, meglio optare per "Progressive Death Metal", una definizione che sembra più generica, ma che sintetizza al meglio il loro stile.

Fondati nel 1990 a Stoccolma, capitale svedese, dai due chitarristi Mikael Akerfeldt e Peter Lindgren, traggono dal Death Metal (sia americano che quello della loro Svezia) e dall'Heavy Metal le loro principali influenze musicali. Il primo contratto musicale che ottengono è con la Candlelight Records, con la quale pubblicano i loro primi due album, "Orchid", nel 1995, e "Morningrise", nel 1996, con Johan DeFarfalla al basso e Anders Nordin alla batteria. La voce è quella dello stesso Mikael Akerfeldt, che tra l'altro canta benissimo. A questo punto suscitarono l'interesse della Century Media, che distribuì i loro album all'estero, e li mise sotto contratto per un terzo album, "My Arms, Your Hearse", del 1998. Gli Opeth si fecero da subito notare per la loro musica particolare ed originale, un Death Metal veloce e progressivo in cui si incastonavano come diamanti malinconici ed evocativi inserti di chitarra classica. A partire da questo terzo album c'è un cambiamento nella line-up della band, con Martin Mendez al basso e Martin Lopez (ex Amon Amarth) alla batteria. Con il quarto album, "Still Life", datato 1999, gli Opeth variano leggermente il loro stile, decantando maggiormente le parti melodiche della loro musica da quelle di Metal duro. L'album fu pubblicato per la casa discografica Peaceville Records, a cui si sostituirà successivamente la Music For Nations, che è ancora l'attuale produttrice degli album degli Opeth. Ma è con l'album seguente, "Blackwater Park", del 2001, che gli Opeth raggiungono una notorietà decisamente superiore, trasformandoli in una delle istituzioni del Metal mondiale. Un album recente, ma che presto entrerà nella storia del Metal. Un disco più immediato e easy-listening dei precedenti, ma al tempo stesso tecnicamente elevatissimo ed estremamente vario. Musica semplicemente incredibile. Nel 2002 arrivà giù un altro album, "Deliverance", anch'esso un capolavoro. Incredibile la quantità di musica che gli Opeth riescono a comporre in così breve tempo. E tutta di altissimo livello, fino a questo momento non hanno mai sbagliato un colpo, con album uno più bello dell'altro. Ed ecco puntuale nel 2003 un altro disco, il settimo della loro carriera, "Damnation". Un disco sui generis, perché composto da del materiale che gli Opeth avevano da parte, tutti dei pezzi di Progressive Rock in stile anni '70. Semplicemente delle piccole gemme Rock, in cui si avverte chiaramente il fatto che Akerfeldt apprezzi particolarmente il Rock buono (i Pink Floyd sono il gruppo che preferisce nell'ambito della musica Rock). Un piacevole intermezzo in mezzo all'incredibile "rabbia malinconica" del Metal che gli Opeth hanno saputo far giungere fino a questo momento alle nostre orecchie. Nel 2005 possiamo già vedere il loro nuovo album: "Ghost Reveries" che segna anche l'entrata nella band di un tastierista, Per Wiberg. Nel 2006 il talentuoso batterista Martin Lopez abbandona la band e viene sostituito da Martin "Axe" Axenrot. Nel 2007 lo storico chitarrista Peter Lindgren abbandona la band in seguito ad una scelta personale, e viene sostituito da Fredrik Akesson. Dopo l'uscita del live-album "The Roundhouse Tapes" (2007), nel 2008 vede la luce il nuovo disco degli Opeth: "Watershed".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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